"The ‘vocal’ impression of these sonatas, especially in their slow movements, is intensified by the choice of cello, which most nearly approaches the compass of the human voice. Cellists have always retained an affection for the sonatas since they were first published over 250 years ago, but opportunities to record them complete have been few and far between. Thus this stylish new recording has a place for itself in the crowded market for Italian Baroque chamber sonatas. Adriano Fazio studied with the great Brazilian cellist Antonio Meneses, and something of his master’s interpretative invention may be heard in his own playing, as has been recognised by audiences across Europe and competitions throughout Italy, as well as his own pupils at masterclasses and summer schools in Arezzo and Naples. He is now a specialist in the Baroque cello."

 

clicmusique.com

 

 

"Ces étonnantes perles du répertoire baroque napolitain sont interprétées avec passion par le violoncelliste Adriano Fazio, la violoniste Katarzyna Solecka et un ensemble déroulant la basse continue au second violoncelle, le clavecin et le théorbe."

 i-classical.com

Si alternano così movimenti delle Suites bachiane con opere dei musicisti italiani protagonisti di questo viaggio che sembra avere il solito, mostruoso innovatore della ricerca musicale che fu il Kantor, come centro di gravità.

Adriano Fazio è un interprete degno di nota, viaggiatore del tempo e della storia come ogni valido interprete della musica antica dovrebbe essere.   Ottimo disco.“

Angelo Formenti – Radio Classica, cdclassico.com


“IL VIOLONCELLO DI FAZIO IN VOLO NEI CIELI DI BACH. - Il sontuoso Preludio, anziché nell’usata veste di ouverture, in questo viaggio ordito con perizia e cartesiano rigore dal violoncello di Adriano Fazio, è suggestiva coda, commiato e insieme ennesimo rilancio di una spirale infinitamente aperta alle combinazioni del possibile.

Il Bach della prima Suite qui si frammenta accogliendo tra le sue pieghe un fecondo dialogo con l’Italia dei coevi Supriano,Gabrielli,Vitali,Dall’Abaco,a delineare, attorno al miracolo bachiano,il cielo e il contesto che ne hanno nutrito l’ispirazione.“

Elide Bergamaschi – Il Cittadino


“Il violoncellista Adriano Fazio si misura con Bach: Thinking Bach (Stradivarius) è una superba prova discografica per gli amanti del genere e non solo.”

  La Feltrinelli



THINKING BACH è CLASSIC VOICE - Disco del mese(Aprile '15)


"Ciò facendo,il giovane violoncellista siciliano impartisce una lezione di musicologia pratica"


"Sonare a basso solo senza basso"vale a dire senza accompagnamento di sorta, mimando una polifonia implicita sull'umile strumento grave in precedenza confinato a ruoli di raddoppio o brevi tirate concertanti:tale fu sul finire del Seicento la paradossale invenzione di virtuosi-compositori italiani dei quali ancora nel 1715 un viaggiatore tedesco, il francofortese Uffenbach, riferiva nel suo diario come di un prodigio.Come si diceva di recente su queste colonne a proposito di un album di Jan Vogler, è una vulgata senza fondamento che la scoperta del violoncello solista sia affare soltanto veneziano.A rimettere a posto le cose viene ora il debutto discografico di Adriano Fazio, spiccatissimo talento che pensa (o meglio:ripensa) le celebri suites bachiane nel solco della precoce tradizione di scuole italiane come la napoletana di Greco, Porpora e Fiorenza e la bolognese-modenese di personalità legate da fitte reti di colleganza o discepolato: Franceschini, Gabrielli, Jacchini, Vitali senior, Colombi, Bononcini.

Ciò facendo, egli impartisce una lezione di musicologia pratica che non può certo essere esaustiva nel breve arco di 47 minuti sicchè, si auspica una prosecuzione del suo viaggio nel tempo e nella geografia mediante nuove registrazioni di più ampio formato.

Al giovane siciliano nulla manca per avvincere al primo ascolto: né destrezza tecnica, né senso architettonico della forma, né pensosa astrazione di fraseggi. Il suo ombroso fervore ci ricorda, pur nella diversa definizione acustica del diapason basso e delle corde di budello, certe interpretazioni bachiane di un grande del passato come Pablo Casals che avemmo la fortuna di udire dal vivo nella sua vecchiaia ancor verde, egualmente aliene dall'aridità accademica e dal superficiale virtuosismo rapsodico. Non volendo rischiare di guastare nessuno con lodi precoci, facciamo punto qui in attesa di conferme."


Carlo Vitali- Classic Voice



"Affrontando l'autunno ci si prepara, attraverso i colori morbidi e i rossori della natura, alle nuove stagioni con nostalgia per l'azzurro estivo ma anche voglia di freddo e intimità sommessa.Questi i sussurri più coinvolgenti di musicisti la cui delicatezza,nella scrittura e nell'interpretazione,infonde quel tanto di nostalgia ed intimità necessarie ad ogni cambio di atmosfera.Allora coglie nel segno la bella registrazione di Stradivarius dal titolo Thinking Bach con il violoncello di Adriano Fazio, che porta subito al solitario suono di chi si apparta e riflette e allo stesso tempo si lascia trasportare con gioia dentro l'arte pura!..."


Anna Menichetti - RSI radiotelevisione svizzera italiana







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“Negli anni a cavallo tra XVII e XVIII secolo il violoncello si andò affermando in Europa come strumento solistico e virtuosistico, con un repertorio dedicato e una didattica specifica.

Il cuore di questa vera e propria rivoluzione culturale  fu ancora ua volta la penisola, quasi contemporaneamente in diverse città (Venezia,Bologna, Firenze, Roma e Napoli) e ad opera di insigni maestri come Scipriani, Gabrielli, Vitali, Dall'Abaco, per arrivare così a Johann Sebastian Bach già prima del 1720 con le sei Suites per violoncello solo.

In questo CD Stradivarius il giovane violoncellista barocco Adriano Fazio ci propone dunque un viaggio ideale sulle tracce della lunga ma rapida marcia dello strumento che risalì l'Italia per arrivare infine al mondo musicale tedesco e, con esso, a Bach.

      ​                            INVISIBLE

Porpora/Costanzi riceve il più alto voto dal magazine di critica musicale Luister.
Porpora/Costanzi riceve 5 stelle da AMADEUS MAGAZINE.